Metrica: interrogazione
108 ottonari in Griselda Venezia, Niccolini, 1701 
   Fa’ di me ciò che ti piace
e contenta anch’io sarò.
   Questo core e questa vita,
perché è tua, sol m’è gradita;
a un tuo cenno ella soggiace;
   Senza cor chi vincerà?
Sia pur meco il ciel sdegnoso,
   ma se perdo il caro sposo,
   Chi regina mi disprezza
   Le dà fasto la grandezza.
   Vago sei , volto amoroso;
ma ti afflige un non so che.
   Dillo a me per tuo riposo;
quell’affanno e che cos’è?
   Sento anch’io nel mio contento
che mi afflige un non so che.
   S’io nol so, che pur lo sento,
chi può dir che cosa egli è?
   Alma saggia e cor ch’è forte
non disperi alor che piange,
   (Quanto vago è quel sembiante
che mi accende e m’innamora!)
   (Ma più fida e più costante
è quest’alma che ti adora).
   So che vuoi parlar d’amore;
   Non dar luogo a la speranza,
e ’l tenor de la tua stella.
   Non lasciar d’amar  chi t’ama,
sinché hai l’alma in libertà.
   Quando avrai la fé di sposa,
l’onor servi e non l’amore,
   Se amerò senza sperar,
saprò amar ma con più fede.
   Scema il merto a la costanza
   Care selve, a voi ritorno
   È pur quello il patrio monte;
questa è pur l’amica fonte;
e sol io non son più quella.
   Fui crudel per onestà;
Pietà voglio anch’io da te.
   Donna sono e ancor son madre;
E se è rea, la uccidi in me.
   Non se’ quella e pure il core
   Sul tuo volto io lieta miro...
   Mi sarai sempre diletta;
   Avrai parte nel mio core.
   Re, non posso amar chi adoro
né abbracciar, sposo, il mio bene.
  Al mio amor deggio dar pene
e languir nel suo martoro. (Va a sedere sul trono)
   Vedi, o re, nel mio contento
   Così grande in me lo sento
manca a te, manca al tuo trono.
   Ferma il piè; l’amato ben,
   Se non temi le sue pene,
non che amor, non hai pietà.
spiega il canto, arresta il volo,
   Non partir da chi t’adora. (A Roberto)
Ad amar segui chi t’ama, (A Costanza)
che mi è caro il vostro amor.
   De l’ardor, che in sen chiudete,
Con l’amor non mi offendete;
   So che ognor figlia fedele
   Imeneo, che se’ d’amore
stringi l’alma, annoda il core.
   Bianca man, col tuo candore
d’un bel core ancor fai fede.
   Di quest’alma, ove amor siede,
spirto e vita è sol l’onore. (Il coro replica «Imeneo», eccetera)

Notice: Undefined index: metrica in /home/apostolo/domains/apostolozeno.it/public_html/library/opera/controllers/Metrica/queryAction.php on line 8

Notice: Trying to access array offset on value of type null in /home/apostolo/domains/apostolozeno.it/public_html/library/opera/controllers/Metrica/queryAction.php on line 8