Metrica: interrogazione
94 settenari (pezzi chiusi) in Ormisda Venezia, Pasquali, 1744 
   Sì, tuo campion già sono.
che da’ tuoi raggi acceso
   Sino alla goccia estrema
   Quanto può s’armi e frema
che nel più scelto agnello
   Tal per difesa anch’io
   Di cento e cento belle
   Udrà la Persia e il mondo
   Ed all’atroce accusa
più che alla ria sentenza,
   Padre, non curo il regno;
madre, ho la vita a sdegno,
   Io non aspiro al trono. (Verso Cosroe)
   Spesso nel laccio istesso,
   Spesso lo strale istesso,
che andò a ferir tropp’alto,
E in frutto del suo inganno...
E in pro dell’ardimento...
   Son come annoso platano
che in vista altero e immobile
sfida dell’austro i sibili;
ma il rodon tarli e vermini
   Questi ori e queste porpore
   Se in lega e in amistà
ed il servir piacer. (Si parte seguito dagli armeni di Artenice)
   Torbida è l’aria e l’onda;
   Stringe una mano il fulmine,
grazia tien l’altra e vita;
   Di lui son padre e giudice,
   In mal che rio sovrasta,
   Rendersi a lui non giova,
   Sorte vuol ch’io disperi,

XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX 8