non dovea tanta fede e tanto amore).
dee servire a’ vassalli e seco stesso,
dell’aureo scettro e del reale ammanto
giunger non mi potea nome più caro.
e le sembianze avea pur sì leggiadre
parea strigner, dormendo,
l’uccisa figlia e ne piangea di gioia.
volger volea con gente armata il piede,
e reo non mi sforzar di maggior fallo.
divien minore. Un reo, che nega o tace,
sedea Griselda, io la mirai con altro
col tuo imeneo già estinte.
Va’ pur, Roberto; e poiché rea mi lasci,
da me l’ultimo addio prendea poc’anzi,
Obblia qual fosti e le tue leggi osserva.
rea saresti, o Costanza, e tu più reo,