Griselda, Venezia, Pasquali, 1744

 SCENA VIII
 
 ROBERTO, COSTANZA, GUALTIERO, ELPINO
 
 ROBERTO
 (Temo).
 COSTANZA
                   (Pavento).
 GUALTIERO
                                         Eh! Non estingua in voi
 fredda tema importuna i casti ardori.
 Non son io di que’ sposi
1040ch’ogni accento, ogni sguardo
 renda fieri o gelosi.
 Certi teneri affetti,
 che del tempo e del cor figli pur sono,
 perdono al genio ed all’età perdono.
 COSTANZA
1045Perdono io non vorrei, se offeso avessi
 l’onor tuo, l’onor mio.
 ROBERTO
 Un volontario esiglio
 quindi io prendea...
 GUALTIERO
                                       Tacete,
 che più del vostro amore
1050la discolpa mi offende.
 Col non amar Roberto
 rea saresti, o Costanza, e tu più reo,
 se da lei ti dividi.
 Proseguite ad amarvi e siate fidi.
 ELPINO
1055Più cortese marito ancor non vidi. (Si parte)
 GUALTIERO
 
    Non partir da chi t’adora. (A Roberto)
 Ad amar segui chi t’ama, (A Costanza)
 che mi è caro il vostro amor.
 
    De l’ardor, che in sen chiudete,
1060gelosia non sento ancora.
 Con l’amor non mi offendete;
 mi offendete col timor.