sia la fiamma del tuo cor.
toglie gloria e fa dolor.
vola l’alma al suo tesor.
sei la pace del mio cor».
già contento il cor mi par;
non mi chiedere il perché.
figlio, sa il ciel vibrar.
perché non stanchi il cor
Varia i suoi giri il ciel,
e il mio cor non sa perché. (Casimiro in atto di deporre lo stile sul tavolino, vede il padre nello stesso momento in cui il padre alzando gli occhi vede il figliuolo)
e più accresce il tuo dolor.
che il dolore dal sen sparirà.
che la calma mai più tornerà.
che per voi soffre il cor,
Vuole il padre ch’io mora, ahi che farò?
L’arte, sì, di ben regnar
da me ’l mondo apprenderà.
Perché con me? Perché tanta empietà?
tempo e sorte, amor e fé.