Con le labbra della bella
Anche amor sta in quel bel volto
Vinto son ma non oppresso.
Nostra vita ha i suoi disagi.
Vedrò chi volge il legno ad ogni vento,
Irresoluto ancor? O ardisci o taci. (Ad Addolonimo)
Io ti perdo e del tuo amore
Saggia sei. Se me non ami,
Io nol so; ma dir io sento
Vago sei quanto un Narciso;
Nel tuo volto... (l’ho ben colto)
Vuoi spezzar le tue catene?
Ah, non mi dir ch’io speri,
Son tutto orrore e sdegno
Tu il regno amasti in me, (Ad Aristippo)
Quando cada in qualche error,
Che facesti? Io tel dirò.
Figlia, sì, vedi un perfido
Sei più bello. Il veggo. Il so. (Ipparchia guarda attentamente ora Efestione, ora Crate)
Due contenti e due tormenti
Fra la calma e la tempesta
Non rispondo, non confondo