Ti consiglio a far ritorno,
Col piacer che siate miei,
Non amarmi. Non pregarmi.
Beltà, che più non piace,
Minor pena di un’alma fedele
Parto amante e parto amico,
Con sembianze lusinghiere
D’ire armato il braccio forte
D’aspri nodi amor chi cinge
Nel seren di quel sembiante
Grida il sangue e la ferita
Da te parto e parto afflitto,
Sarà gloria a la costanza
Spunta su que’ begli occhi
Ballenar con giusta legge
Come il flebile usignuolo
Non mi dir di amarmi più,