Metrica: interrogazione
100 ottonari in Venceslao Pesaro, Gavelli, 1724 
   Vinto abbiam; quel teschio altero
rende al regno e gloria e pace;
   del fellon superbo e fiero
insepolto il busto giace. (Ernando scende dal carro e si avanza verso del re Venceslao che viene ad incontrarlo)
   Se ti offendo, tacerò;
di qual fiamma avvampi il cor.
   Cercherò nell’ubbidirti
e ’l conforto al mio dolor.
   Ti consiglio a far ritorno,
   Qual fra venti navicella
un mi addita il porto amato
e mi spinge l’altro in mar.
   In sì grande e ria procella,
s’io rivolgo il corso al lido,
e ch’io corro a naufragar.
   S’ai mendaci ardori tuoi
fuor che quello del mio core
puoi sperar ogn’altro amor.
   Sai che in me sperar tu puoi?
   Cerca armarsi di coraggio
semplicetta un’alma amante
che non sa l’arti d’amor;
   ma d’amor quel dolce raggio
s’è infedele ed incostante
   Parto amante e parto amico,
   Se nol credi o te ne offendi,
la fortezza di quest’alma,
   Amar te che fé non hai
   Ti so dir che quell’amore
che nel petto in un istante
presto ancora alfin sen va.
   D’ire armato il braccio forte
   Duolmi sol che il fier rivale
sotto a questo acciar reale
   D’aspri nodi amor chi cinge
se li scuote più li stringe
né più sciolto il cor sen va.
   E peggior la prigionia
   Cara parte di quest’alma, (Se gli accosta)
torna, torna ad abbracciarmi.
                             All’armi, all’armi. (Casimiro dà di mano alla spada e con impeto da sé risospinge Lucinda)
   Traditore, più che amore,
brami piaghe e vuoi svenarmi?
   Dolci brame di vendetta
   L’agnellin che nella selva
   Tale ancora un empio ingrato,
sol d’ingiuria ed odio armato,
ch’ha l’onor, la fé tradita,
   Da te parto e parto afflitto,
   Ma poi tacqui il dolce nome
che più aggrava il mio delitto
e più accresce il tuo dolor.
   In me sento dello sdegno
ognor più contro l’indegno
   E nel petto l’alma accesa
l’empio eccesso dell’offesa
   E se teco io non vivrò,
   Piega umil de’ venti all’onte
gentil pianta la sua fronte
fra l’aurette ad ischerzar.
   Agitata così un’alma
   Viva e regni Casimiro.
   Vivi e regna fortunato,
   Te si unisca a far beato

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