Eumene, Venezia, Pasquali, 1744

 SCENA ULTIMA
 
 TUTTI, toltine Antigene e Nesso
 
 LAODICEA
1450Artemisia, vincesti; e di mia sorte
 a tuo piacer trionfa.
 Godi, o dio! con Eumene,
 ch’io ti salvai da morte,
 una vita miglior. Nel tuo possesso
1455ti assicuri il mio sangue. A te non chiedo
 di quant’oprai perdono.
 Se nell’ultima sorte
 non mi avvilisco, ancor regina io sono.
 ARTEMISIA
 Laodicea, quando ancora
1460non ti dovessi Eumene salvo, avrei
 gloria di perdonarti;
 né vendetta più dolce
 mi saprei figurar che in abbracciarti.
 EUMENE
 Donna real, lascia ch’Eumene anch’egli
1465ciò che può ti offerisca.
 S’ei ti tolse nimico
 un diadema dal crin, ten rende un altro.
 Se il suo cor ti negò, ti dà un amante
 degno di te. Sia tuo Leonato e seco
1470sia tua la Lidia.
 LAODICEA
                               Il tuo voler mi è legge
 né posso oppormi al mio destin. Leonato
 merta il mio cor per la sua fede; e il merta
 perch’è tua scelta. Accetto sposo e trono;
 amerò l’uno e l’altro
1475e caro mi sarà ciò ch’è tuo dono.
 LEONATO
 Di tal bontà...
 EUMENE
                            Sol chiedo
 a Leonato il suo amor. Sappia che in esso
 lo rispetto la Grecia
 e il sangue di Alessandro.
 LEONATO
1480Da’ benefizi tuoi mi sento oppresso.
 EUMENE
 Di sì lieti imenei
 andiamo tutti a render grazie a’ numi.
 LEONATO
 O gioia!
 LAODICEA
                  O amor!
 EUMENE
                                    Sposa.
 ARTEMISIA
                                                   Cor mio.
 PEUCESTE
                                                                      Qual bene
 succede a tanti orrori!
 AMINTA
                                           O padre amato!
 EUMENE
1485Ti sia di esempio, o figlio.
 Conservai la mia fede e son beato.
 EUMENE e LEONATO A DUE
 
    Son, mia vita, in te beato.
 
 ARTEMISIA e LAODICEA A DUE
 
 Son felice in te, mio core.
 
 A QUATTRO
 
 E il tuo amor fa il mio goder.
 
 A DUE
 
1490   Fu crudel...
 
 A DUE
 
                           Fu dispietato...
 
 A DUE
 
 La mia sorte.
 
 A DUE
 
                           Il mio dolore.
 
 A DUE
 
 Ma più dolce...
 Ma più caro...
 
 A QUATTRO
 
                            È ’l mio piacer.
 
 Il fine dell’«Eumene»