Scipione nelle Spagne, Barcellona, Figueró, [1710]

 SCENA XVII
 
 LUCEIO e poi ELVIRA
 
 LUCEIO
 Hai più strali, o fortuna,
 da vibrarmi sul capo? Hai più sciagure?
 ELVIRA
 Principe... Non ti turbi
 che tu noto a me sia. Di Sofonisba
1125spesso al fianco ti vidi.
 LUCEIO
                                            E ’l tuo bel volto
 non è straniero a le mie luci, Elvira.
 ELVIRA
 So qual sei, qual ti fingi
 e ne morrei pria che tradir l’arcano.
 LUCEIO
 Né diffido di te.
 ELVIRA
                                Tu del germano
1130sciogliesti le catene e ti son grata.
 LUCEIO
 Hai nobil cor.
 ELVIRA
                            Ma questo cor, sì questo,
 di catena aggravasti
 più forte e più pesante.
 LUCEIO
 Così fa, perché grato.
 ELVIRA
                                         E perché amante.
1135(Ah! Dove mi traesti, incauto amore!)