Scipione nelle Spagne, Barcellona, Figueró, [1710]

 SCENA XVI
 
 SCIPIONE e LUCEIO
 
 SCIPIONE
 Chi più lieto è di me? Fedele amico,
 quanto ti deggio! Ad affrettar men vado
1110del felice imeneo
 le vittime e la pompa.
 LUCEIO
 Va’. (Il cor vien meno).
 SCIPIONE
                                             E tu, mio caro, alora
 ne accrescerai con la tua vista il pregio.
 Parmi sol nel tuo aspetto
1115e più certo e più grande il mio diletto.
 
    Lieti amori,
 mirti e rose e verdi allori
 intrecciatemi sul crine.
 
    Le soavi mie speranze
1120a goder son già vicine.