Scipione nelle Spagne, Barcellona, Figueró, [1710]

 SCENA VII
 
 SOFONISBA
 
 SOFONISBA
 O di amore o di onore
 crudelissime leggi, aspri doveri,
 ove mai mi traeste?
 Ne’ funesti sponsali uno perisce,
795l’altro è in periglio. Il mio consenso è un torto
 de la mia fede; e ’l mio rifiuto espone
 la mia fama al rossor ch’ami Scipione.
 Caro Luceio, irresoluta l’alma
 altro scampo non ha, fuorché morire.
800Ed, oh, per te morir sorte gradita!
 Se in viver senza te, la vita è morte,
 anche in morir per te, la morte è vita.
 
    Così la navicella,
 che perde la sua stella,
805scherzo de’ sordi venti, errando vassi.
 
    E incerta del suo fato,
 lunge dal porto amato,
 forza è che rompa alfin tra scogli e sassi.