Scipione nelle Spagne, Barcellona, Figueró, [1710]

 ARGOMENTO
 
    Nella presa che fece Publio Scipione della nuova Cartagine nelle Spagne, fugli condotta tra l’altre prigioni una bellissima giovane cartaginese, della quale divenne appassionatissimo amante. Ma avendo inteso che ella era stata promessa in isposa ad Allucio o Luceio, principe de’ Celtiberi, la restituì intatta generosamente allo stesso, non con altra condizione se non che divenisse amico di lui e di Roma.
    Su questo fondamento istorico si finge che quella giovane si chiamasse Sofonisba e fosse figliuola di Magone, capitano de’ Cartaginesi nelle Spagne; che ella fosse stata promessa al principe Luceio ma che la guerra coi Romani ne avesse interrotti gli sponsali; che Cardenio, principe degl’Illergeti, avesse aspirato alle sue nozze ma vedendosi preferito Luceio, non però da lui veduto né conosciuto, si fosse ritirato dalla sua pretensione; che Elvira, sorella di Cardenio rimasta presso Magone in ostaggio, si fosse innamorata di Luceio ma gliene avesse tacciuto sempre l’amore; che nella presa della città ella fosse stata fatta prigione di Marzio, tribuno delle legioni romane, il quale se ne fosse invaghito; che Luceio sconfitto su un fatto d’arme fosse stato creduto morto da tutti ed anche da Sofonisba e che poi, intesa la presa della città e la prigionia della stessa, vestitosi da semplice soldato si fosse avvicinato a Cartagine per intender nuove di lei. Il rimanente si comprende dalla lettura del drama.