Sesostri re di Egitto (Zeno e Pariati), Venezia, Pasquali, 1744
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Copia
SCENA IV
FANETE e i suddetti
FANETE
Il regal padre
chiede di te; né ammette indugi ’l cenno.
625
Andiam.
SESOSTRI
Lascia per poco...
FANETE
Non dipende da me quanto mi chiedi.
Forza è ubbidir.
NITOCRI
Tu ancor, Fanete, insulti
al mio dolor?
FANETE
Perdona,
servo al dover. Regio è il comando. Andiamo.
630
(La tua pietade era comun periglio).
(A Sesostri)
SESOSTRI
Regina, addio.
NITOCRI
Va’ e temi
col rimembrar che mi uccidesti un figlio.
SESOSTRI
Renderti ancor vorrei
quel figlio che tu piangi;
635
ma vana è la pietà.
Si oppone a’ voti miei
barbara tirannia
e senza colpa mia
son reo di crudeltà.