Sesostri re di Egitto (Zeno e Pariati), Venezia, Pasquali, 1744

 SCENA VII
 
 AMASI con guardie e i suddetti
 
 AMASI
 Fanete, qual sembiante?
 FANETE
205Stranier che al regio piè chiede inchinarsi.
 AMASI
 Donde viene? Che vuol? Palesi ’l nome.
 FANETE
 Te sol di grande arcano ei brama a parte.
 AMASI
 Si guardin queste soglie; e tu qui resta.
 FANETE
 (Sempre teme chi è reo).
 SESOSTRI
210Mi concedi, signor, che di Ladice...
 AMASI
 (Messaggero importuno).
 SESOSTRI
 L’ultimo foglio alla tua destra io rechi?
 AMASI
 Porgi. Le note cifre io ben ravviso.
 Leggiam. «Sposo infedel». Femmina ardita.
215«Gelosa uscii del regno; or fuor di vita
 mi spinge il mio dolor». Morta è Ladice?
 SESOSTRI
 Leggi e saprai.
 AMASI
                              «Della giurata fede
 già ti assolve il mio fato».
 Cessa un de’ miei rimorsi. (A Fanete)
 FANETE
                                                    (Odi l’ingrato).
 AMASI
220«Dopo tre lustri Osiride a te viene.
 A lui rivolgi almen benigno il ciglio;
 e se crudel potesti
 abborrir la tua sposa, ama il tuo figlio».
 Tu Osiride?
 SESOSTRI
                         Io lo sono.
 AMASI
225Ma Canopo dov’è che te bambino
 seguì custode al volontario esiglio?
 SESOSTRI
 Sotto il peso degli anni estinto ei cadde.
 AMASI
 Di te rechi altre prove?
 SESOSTRI
 Questa gemma risponda.
 AMASI
                                                 Ed è la stessa
230onde a Ladice io mi giurai consorte.
 Vieni, Osiride, figlio.
 SESOSTRI
                                         Or ben mi giova
 che a sì gran padre un degno figlio io mostri.
 Mira.
 AMASI
              Che brando è quel?
 SESOSTRI
                                                    Quel di Sesostri.
 AMASI
 Come?
 SESOSTRI
                 Non lunge a Menfi, inosservato
235trovo un ignoto. Odo che ad uom canuto
 il nome di Sesostri audace ei vanta.
 Snudo l’acciar. Cade il men forte. Ardito
 Sesostri incontro. Mi resiste. L’ira
 nel contrasto più fiera in me si desta.
240Cade, vacilla e more;
 e del trionfo mio la prova è questa.
 FANETE
 D’Aprio fu quell’acciaro.
 Chi Sesostri salvò seco lo trasse.
 AMASI
 Trofeo di te ben degno.
245Vanne al riposo, o figlio. A lui che riede,
 mia gioia, mia speranza e mia salvezza,
 lo scettro e la corona oggi prometto.
 FANETE
 Applaudo alla promessa.
 SESOSTRI
                                               Il voto accetto.
 
    Bacio un brando a cui dovrò
250la speranza di regnar.
 
    E con questo
 ogni reo punir saprò,
 ogni ardir saprò frenar.