Sesostri re di Egitto (Zeno e Pariati), Venezia, Rossetti, 1709

 SCENA V
 
 SESOSTRI e li suddetti
 
 AMASI
990Vieni, Appressati. Mira;
 di’, ravvisi colui?
 SESOSTRI
                                  (Numi! Qual vista?)
 AMASI
 Ti turbi? Non rispondi?
 Canopo, a me ti volgi. Osserva. Parla.
 Non è questi il mio figlio?
 CANOPO
995Quegli, signor? Quegli tuo figlio? Ah, l’empio!
 Quello è ’l suo traditor, quel l’omicida.
 ARTENICE
 (Che feci?)
 FANETE
                        (Avversi fati!)
 AMASI
 Il figlio mio tu assassinasti?
 CANOPO
                                                     E certo
 siane ’l tuo cor. Ben lo ravviso. Ei tinto
1000va del sangue di Osiri e va del mio.
 Ei, dopo il suo delitto,
 tolse al tuo figlio, onde mentirne il grado,
 la regal gemma e di Ladice il foglio.
 Vedi qual di sua frode
1005fosse l’idea. Tremane, o sire. Io parto.
 E contento morrò, se meco io scerno
 scender quell’empio al doloroso Averno. (Parte)