Sesostri re di Egitto (Zeno e Pariati), Venezia, Rossetti, 1709

 SCENA XV
 
 AMASI, SESOSTRI e poi ARTENICE
 
 AMASI
840Sai tu, Osiri, a qual nume
 il tuo viver si debba?
 SESOSTRI
                                         Al tuo soccorso.
 AMASI
 Giugni opportuna, o cara. E sai qual sorte
 per te mosse il mio braccio?
 ARTENICE
 (Ah! Nol sapesse, o stelle).
 SESOSTRI
845Grazie al tuo amor ne rendo.
 AMASI
 No, a l’amor di Artenice.
 SESOSTRI
                                               O dei! Che intendo?
 AMASI
 Mi parlò del tuo rischio
 su quel labbro il suo amor. L’amor che noi
 d’imeneo stringerà fra le catene.
 ARTENICE
850(O rimembranza!)
 SESOSTRI
                                     (O pene!)
 AMASI
 A lei, ch’è tua regina,
 or le grazie si denno.
 Tu con essa rimanti. A lei favella.
 Il nume tuo, la tua fortuna è quella.
 
855   Sua regina e mio tesoro,
 sempre, o bella, avrai soggetto
 col mio core anche il suo cor.
 
    Ei t’inchina ed io ti adoro,
 ei per legge del rispetto,
860io per gloria de l’amor.