Sesostri re di Egitto (Zeno e Pariati), Venezia, Rossetti, 1709

 SCENA XVI
 
 SESOSTRI
 
 SESOSTRI
 Purch’io serbi quel core,
 perdasi ancora il regno e a lei si mostri
 ne l’Osiride odiato il suo Sesostri.
 
500   Chi lascia nel sospetto
 l’oggetto del suo amor,
 o in petto non ha cor
 o ben non ama.
 
    E chi veder può irata
505l’amata sua beltà,
 o affetto in sen non ha
 o mal la brama.
 
 Fine dell’atto primo