Sesostri re di Egitto (Zeno e Pariati), Venezia, Rossetti, 1709

 SCENA XI
 
 Galleria d’idoli.
 
 NITOCRI e poi AMASI ed ORGONTE
 
 NITOCRI
 Giorno per me sereno,
 per me felice! Oggi avrà fine il mio,
 oggi ’l pubblico lutto. Oggi in Sesostri
 rivedrò ’l caro figlio. Oggi dal trono
325cadrà l’egizio mostro. A’ voti miei
 tanto promise il ciel, tanto gli dei.
 AMASI
 Promise il cielo.
 NITOCRI
                                Empio, a che vieni?
 AMASI
                                                                      Almeno
 Amasi l’infelice
 sia per l’ultima volta
330men orribile oggetto agli occhi tuoi.
 Spargi su la mia morte un sol sospiro;
 e poi vanne contenta
 ad abbracciar nel tuo Sesostri un figlio,
 a ricalcar col tuo Sesostri un trono.
335Il so. Tanto a’ tuoi voti
 promise il ciel, tanto gli dei. Compirsi
 oggi deve per me l’aspra sentenza.
 Fia re Sesostri. Io morirò. Pazienza.
 NITOCRI
 Barbaro, il veggo. Al tuo
340politico timor nulla si tace.
 Hai chi osserva i miei passi, i guardi, i voti;
 e spergiuro vassallo a te ne reca (Guardando Orgonte)
 fedeli avvisi.
 ORGONTE
                           A tanto
 mi costringe il dover (per più tradirlo).
 NITOCRI
345Sì sì, trema, infelice.
 Sotto il fulmine devi o sotto il ferro
 cader. Già viene il mio Sesostri e viene
 col favore de’ popoli vassalli,
 punitor de’ miei torti e de’ tuoi falli.
 AMASI
350Eh! Regina, in Sesostri
 più non temo il furor. Vivrò immortale,
 se per mano di lui cader sol deggio.
 T’ingannaro gli dei.
 NITOCRI
                                       Qual forza o sorte
 può torti a l’ire sue?
 AMASI
                                        Qual? La sua morte.
 NITOCRI
355Mio figlio è morto?
 ORGONTE
                                      (Inique stelle!)
 AMASI
                                                                    È morto;
 e non lunge da Menfi
 freddo cenere giace il busto esangue.
 NITOCRI
 No, non lo credo. Il ciel non mente. Ei chiaro
 parlò. Vive mio figlio. Io non lo credo.
 AMASI
360Tu non lo credi e impallidisci e piangi?
 NITOCRI
 O dei! Ma come? A te chi ’l disse? Quando
 e donde sai ch’egli morì?
 AMASI
                                                L’avviso
 dal suo stesso uccisor n’ebbi poc’anzi.
 NITOCRI
 Dal suo uccisor?
 AMASI
                                 Ei vive e fia mia gioia
365che tu ’l vegga, gli parli e lo ravvisi.
 NITOCRI
 Venga egli pur; ma di Nitocri il labbro
 lo dirà mentitore.
 Dirò che l’hai sedotto
 per tuo timor. Con quest’inganno hai fede
370di tor l’armi a l’Egitto, a me ’l coraggio.
 Ma ’l pensi invan. Già l’impostura io vedo.
 Han parlato gli dei. No, non lo credo.
 
    Resta, iniquo, e resta in preda
 al timor de la tua sorte.
 
375   Certa è già la tua ruina
 e ogn’istante ti avvicina
 a la pena ed a la morte.