Eumene, Venezia, Pasquali, 1744

 SCENA XIX
 
 EUMENE e LAODICEA
 
 EUMENE
 Giusti numi, e il soffrite?
 LAODICEA
                                                 Or vedi, Eumene,
 se il ciel m’invia con che atterrirti.
 EUMENE
                                                                 Ancora
 non è...
 LAODICEA
                 Pensa, crudel, che qui poc’anzi
 mi son teco abbassata,
980vincitrice e regina,
 che Artemisia rivale
 mi è di affetto e di regno e che profitto
 vorrò trar da un amore
 che d’allor che parlò si fe’ delitto.
 
985   Begli occhi,
 poiché vi deggio amar,
 non vo’ penar così.
 
    Ingrati,
 v’imiterò spietati
990o mi amerete un dì.