Astarto (Zeno e Pariati), Venezia, Pasquali, 1744

 SCENA PRIMA
 
 ELISA, FENICIO, NINO e AGENORE, popoli, soldati, eccetera
 
 ELISA
 Non più. Così risolvo. Oggi in Clearco,
 il cui braccio, il cui zelo (Scendendo dal trono)
 è pubblica salvezza e mio riposo,
 abbia Tiro un regnante, Elisa un sposo.
 AGENORE
5L’abbia ma un breve indugio...
 ELISA
                                                           È un gran periglio.
 Sinor l’idra rubella
 fu senza capo. Or l’ha in Astarto.
 NINO
                                                             Astarto
 giacque sin dalle fasce.
 ELISA
                                            E pure in lui
 sogna fama bugiarda e cieco sdegno
10l’aure alla vita e le ragioni al regno.
 NINO
 Un nome vano è tuo terror?
 ELISA
                                                     Degli empi
 ei dà pretesto all’armi. Un re, che io scelga,
 rompe le trame ed in Clearco io il voglio.
 AGENORE
 (Misero cor! Sposa tu perdi e soglio).
 ELISA
15Fenicio, e tu sì mesto
 nella sorte del figlio?
 FENICIO
 Temo ne’ tuoi favori il suo periglio.
 Sposo di Elisa e possessor del trono,
 mille rivali avrà, mille nimici.
 ELISA
20Gli avrà ma suoi vassalli. Invan contrasti.
 Abbia l’amor di Elisa e quel gli basti.