Astarto (Zeno e Pariati), Venezia, Rossetti, 1708

 SCENA ULTIMA
 
 CLEARCO e i suddetti; e poi AGENORE
 
 CLEARCO
                          Viva ad Astarto Elisa.
 ELISA e SIDONIA
 Clearco.
 FENICIO
                  Re, signor.
 CLEARCO
                                        Qual’ire, o fidi,
 contra ’l viver di Elisa?
 FENICIO
 La tua creduta morte
1590a noi fu di dolore, a lei di rischio.
 CLEARCO
 Vuoi morto il tuo Clearco? (Ad Elisa)
 ELISA
 Tal volli Astarto. Or che tu ’l sei, se lice,
 amo Astarto in Clearco.
 CLEARCO
                                             O me felice!
 ELISA
 Ma, Nino, chi è l’estinto?
 NINO
1595Agenore trovai sol con Clearco.
 SIDONIA
 Ah crudele! Ah fellon! Di’. L’uccidesti?
 NINO
 No, serbai la sua vita a quel bel volto.
 ELISA
 L’infedeltà mi è cara. Io qui l’attendo.
 NINO
 La mercede prepara. Or or tel rendo. (A Sidonia e parte)
 CLEARCO
1600Elisa, ecco l’amante, ecco il nemico.
 ELISA
 E perché adoro l’un, l’altro mi è caro.
 Goda Astarto il suo trono;
 e ciò che pria fu dono, or fia dovere.
 CLEARCO
 E tu meco il godrai. Ceda il tuo zelo,
1605Fenicio, a l’amor mio.
 FENICIO
 Sinché il padre io fingea, sai ciò ch’io dissi;
 orché vassallo io sono, al re m’inchino.
 SIDONIA
 In Astarto si perde il mio Clearco.
 ELISA e CLEARCO
 Pur sarai mio, dolce mio ben.
 AGENORE
                                                        Che miro! (Agenore sopraggiugne con Nino)
 CLEARCO
1610Astarto e non Clearco in sen di Elisa.
 AGENORE
 Cedo al mio re l’amore e ’l fasto. Ei regni
 e ’l mio fallo perdoni. Il foglio io finsi
 che traditor di Elisa a lei ti espose.
 CLEARCO
 Han le colpe di amor facil perdono.
1615Nino, fia tua Sidonia.
 SIDONIA
 Or la mia stella intendo. A te mi dono.
 NINO
 E fra gli amanti il più contento io sono.
 CORO
 
    Se ha per guida la costanza,
 è felice la speranza
1620e contento amor si vede.
 
    Il piacer, che de l’affetto
 è l’oggetto,
 premio ancora è de la fede.
 
 Fine del drama