Astarto (Zeno e Pariati), Venezia, Rossetti, 1708

 SCENA XIV
 
 AGENORE e CLEARCO
 
 AGENORE
 Non più. Stringi l’acciar.
 CLEARCO
                                               Per me tant’ira?
 AGENORE
 Ove scorgo il rivale, odio il nemico.
 CLEARCO
 Un rivale maggior fia tuo spavento.
 AGENORE
 Di’ che temi il cimento.
 CLEARCO
1480Pensa a le mie vittorie e di’ s’io temo.
 AGENORE
 Orsù, vinci anche Agenore. Che tardi?
 Solo per questa strada
 d’una regina in sen corra Clearco.
 CLEARCO
 Tanto ei più non pretende.
1485Abbian tue gelosie più grande oggetto.
 AGENORE
 Ove e qual è?
 CLEARCO
                            Fra poco,
 se meco vieni, ove e qual sia saprai.