Eumene, Venezia, Pasquali, 1744
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Copia
SCENA XIV
NESSO e i suddetti
NESSO
Regina.
LAODICEA
E che mi arrechi?
NESSO
A te ritorna
Eumene prigionier.
LAODICEA
Ritorna Eumene?
NESSO
E corsi ad avvisarti.
LAODICEA
835
Fa’ che a me venga.
NESSO
Io volo.
LAODICEA
(Ecco il tempo, o cor mio, di palesarti).
LEONATO
(Parla fra sé).
LAODICEA
Leonato...
LEONATO
T’intendo. Sola in libertà ti lascio
di favellar col prigionier.
LAODICEA
Tu ancora
840
puoi...
LEONATO
No, regina. Addio.
(Ma per pace dell’alma,
qui ti udirò non osservato anch’io).
Pupille serene,
mirando le mie pene,
845
lasciatemi sperar
ma senza inganno.
Di un rigor, che non sa amar,
un diletto ingannator
è più tiranno.