Astarto (Zeno e Pariati), Venezia, Rossetti, 1708

 SCENA VII
 
 FENICIO e GERONZIO
 
 FENICIO
1250Amico, omai si adempia
 l’opra di tua amistà. Più non s’indugi.
 Ne l’amor di Clearco
 temo il rischio di Astarto. Ah! Si prevenga.
 GERONZIO
 Prevengasi, o Fenicio. Al piè già tolgo
1255le gravose ritorte
 e l’arbitro ora sei de la tua sorte.
 FENICIO
 
    Sciolta da le ritorte
 la destra invitta e forte
 l’acciaro stringerà.
 
1260   E in pro del mio regnante
 impiegherò costante
 la cara libertà.