Astarto (Zeno e Pariati), Venezia, Rossetti, 1708

 SCENA VI
 
 SIDONIA ed AGENORE
 
 AGENORE
 Eh! Di Clearco è troppo amante Elisa.
 SIDONIA
 Altro è la gelosia,
770altro la maestà. Sinché rubello
 fu creduto Clearco,
 amor, che ’l difendea, lo fe’ innocente.
 Orché offeso è l’amore,
 più non ha chi l’assolva
775da lo sdegno di Elisa;
 e s’ella il lascia reo, suo re tu sei.
 AGENORE
 Senta il cielo i miei voti.
 SIDONIA
                                               (E senta i miei).