Astarto (Zeno e Pariati), Venezia, Rossetti, 1708

 SCENA V
 
 SIDONIA
 
 SIDONIA
 Chi ben ama ben finge; e chi ben finge
 si fa strada al piacer. Nino deluso
160servir pensa al suo affetto e serve al mio.
 La sorella di Agenore in me trova,
 l’amante di Clearco in me non vede;
 e pur sol per Clearco
 la mia speme lusingo e la mia fede.
 
165   Vi sento, sì, vi sento,
 in onta del timor,
 o di un fedele amor
 lusinghe care.
 
    Inganno è ’l godimento;
170ma così tempro almeno
 le angosce del mio seno,
 ahi! troppo amare.