Astarto (Zeno e Pariati), Venezia, Rossetti, 1708

 SCENA IV
 
 NINO e poi SIDONIA
 
 NINO
 (Gioite, o mie speranze... Ecco la bella).
85Ben mi arride il destin...
 SIDONIA
                                                (Giovi schernirlo).
 Signor.
 NINO
                 Qual nuovo ossequio?
 SIDONIA
 A quella fronte, onde il real diadema
 spargerà di grandezza
 vestigie luminose,
90reca il guardo ed il piede
 di vassallo rispetto i primi omaggi.
 NINO
 Sidonia...
 SIDONIA
                     A quella man nata agli scettri,
 dal cui cenno temuto
 penderà riverente
95il destino de’ popoli e de’ regni,
 ossequioso labbro i primi voti
 reca del fausto impero e i primi baci
 de l’umile servaggio in essa imprime.
 NINO
 (Resto confuso). In me tu vedi ancora
100quel Nino...
 SIDONIA
                         Egli è ’l mio re. Lo aspetta il trono.
 Il talamo lo invita.
 NINO
                                    Eh! Quel non sono.
 SIDONIA
 (Anch’io lo so). Tu quel non sei? Si asconde
 la tua sorte a Sidonia? Hai forse tema
 ch’io vegga con dolor le tue fortune?
105Che far si può? Cedo al destin. Sidonia
 non piagne con invidia il ben di Elisa
 e con pace perdona
 un amore infedele al suo regnante.
 NINO
 (Godi, o mio cor. Beltà gelosa è amante).
 SIDONIA
110È però ver ch’io mi aspettava almeno
 da Nino coronato
 qualche discolpa udir di Nino infido.
 NINO
 (Che bel dolor!)
 SIDONIA
                                (Di sue lusinghe io rido).
 Pur tutto a te perdono.
115Sol vorrei che talor dal seggio augusto
 a Sidonia volgessi,
 se non amante, almen pietoso un guardo.
 Lo mertan queste luci, onde si accese
 la tua fiamma che or manca.
120Lo merta questo labbro e questo seno
 che tua gloria chiamasti e tuo conforto.
 Lo merta... Ah! Dove andate, o voti miei?
 Quella che fui per Nino ancor son io.
 Quel che fosti per me, tu più non sei.
 NINO
125Io diverso da me? Perché? Rispondi.
 SIDONIA
 Elisa...
 NINO
                Non la bramo.
 SIDONIA
                                            E sei suo sposo?
 NINO
 Nino sposo ad Elisa?
 Io spergiuro a quel volto esser potea?
 SIDONIA
 Semplicetta che sono! Io mel credea.
 NINO
130No, mia delizia. Al sol Clearco è data
 la contesa corona.
 SIDONIA
                                   O Elisa ingrata!
 E un rifiuto di Elisa in te mi porti?
 NINO
 Rifiuto non soffrì chi non pretese.
 SIDONIA
 Si concorre ad un ben senza bramarlo?
 NINO
135Mi comprese il Senato
 ne’ capaci del trono;
 ma l’amistà di Agenore e ’l tuo amore
 fece che in me fosse innocente il core.
 SIDONIA
 A sì bella amicizia
140poco deve il germano.
 NINO
 La sventura di lui non è mia colpa.
 SIDONIA
 Potria la sua grandezza esser tuo merto.
 NINO
 Come?
 SIDONIA
                 Va’, rompi il nodo
 per cui regna Clearco.
145Agenore dal soglio
 può renderti contento.
 Va’, pende da la sua la tua speranza.
 Sempre ha ingegno l’amor. Dissi abbastanza.
 NINO
 Intendo. E qual mercede a me prometti?
 SIDONIA
150Qual mercede prometto? Ancor nol sai?
 NINO
 Ma pur...
 SIDONIA
                    Brami di più? Tu mio sarai.
 NINO
 
    Care labbra, amati rai,
 vostro un giorno mi giurai
 per comando del mio cor.
 
155   Or più lieta è la mia brama,
 in sentir che tal mi chiama
 la pietà del vostro amor.