Astarto (Zeno e Pariati), Venezia, Rossetti, 1708

 SCENA II
 
 GERONZIO e li suddetti
 
 GERONZIO
 Regina eccelsa, il vincitor Clearco
 riede a’ tuoi lidi. Empiono l’aure amiche
 le trionfanti vele; e intorno al fianco
25de’ gloriosi abeti
 l’onda fa forza a l’onda,
 per vaghezza di trarli
 o sola o prima ad afferrar la sponda.
 AGENORE
 (Perfide stelle!)
 NINO
                                Il duolo affrena e soffri. (Piano ad Agenore)
 ELISA
30Venga, Geronzio, il sommo duce; e primo
 il genitor lo incontri
 col lieto avviso. Ei gli dirà qual merto
 lo porti al trono e per qual man lo innalzi.
 Gli dirà...
 FENICIO
                     Sì, regina,
35la sua grandezza, i doni tuoi; ma insieme
 a lui dirò che ambizion nol tragga
 le sue ruine ad accettar, che al fasto
 ponga confin, moderi i voti e sappia
 ben ravvisar la donatrice e ’l dono.
 ELISA
40Sì ardito...
 FENICIO
                       Col mio labbro
 il buon suddito parla.
 ELISA
 Ma non parla il buon padre. Eh! Ti sfavilli
 men guardingo dagli occhi il cor festoso.
 Va’, Clearco è tuo re.
 FENICIO
                                        (Non mai tuo sposo). (Parte)
 ELISA
 
45   Speranze, godete.
 Vedrete sul mio trono
 chi regna sul mio cor.
 
    Più degno fassi il regno,
 alor che uniti sono
50la maestà e l’amor.