Zenobia in Palmira, Barcellona, Figueró, [1708]

 SCENA IX
 
 ZENOBIA in abito da guerriero
 
 ZENOBIA
 Con qual cor, con qual lena
 vengo dove infelice,
 o vinta o vincitrice, esser degg’io?
1130Meco vien l’amor mio;
 ma contrasta la gloria al suo desire.
 Meco vien la mia gloria;
 ma la sconsiglia un innocente affetto.
 Odenato... Zenobia... Ah perché mai
1135brame così diverse in un sol core?
 Stelle, o meno di amore
 o meno di valor... Ma che favello?
 Potrei senz’esser empia
 sdegnarmi d’esser forte?
1140Più non osi l’amante
 di sedur l’eroina; e si difenda
 con più di gelosia del ciel un dono;
 amo; ma che? Grande e Zenobia io sono. (Si ritira in disparte)