Zenobia in Palmira, Barcellona, Figueró, [1708]

 Parco reale con collina da un lato e ’l fiume Tigri dall’altro. Sopra d’esso, ponte magnifico e folto bosco in lontano. Nave sul fiume.
 
 DECIO
 
 DECIO
660Su l’orme di Farnace
 veglio cauto e fedele. Io qui d’intorno
 ogni varco spiar più volte il vidi.
 Veggo sul vicin fiume
 un legno sconosciuto.
665Qualche insidia si trama.
 Nulla teme colui che nulla spera;
 ma tutto fa temer chi nulla teme.
 Tengono il vicin colle i miei romani,
 pronti al cenno primiero. Ei venga. Ei tenti.
670Di Odenato in diffesa
 la mia fama sarà, sarà il mio zelo.
 Sempre è custode a re, ch’è giusto, il cielo.
 
    Sempre lieti e sempre amici
 prova gl’altri un giusto re.
 
675   S’ei fa i popoli felici,
 vuole il fato
 che lo renda fortunato
 de’ suoi popoli la fé.