Eumene, Venezia, Pasquali, 1744

 SCENA VI
 
 EUMENE e poi PEUCESTE
 
 EUMENE
595Nell’ardua impresa, a cui ti accingi, o core,
 il pianto di Artemisia
 non ti faccia pietà. Fuggi, se il temi,
 que’ begli occhi...
 PEUCESTE
                                   Ah, signor, pietà ti prenda
 dell’afflitta regina.
 EUMENE
600Dov’è?
 PEUCESTE
                 Muor, se tu parti; e l’infelice
 sparsa la fronte ha di un color di morte.
 Già la sua doglia estrema
 noi tutti in sì gran mali
 per te, per lei, fa impallidir di tema.
 EUMENE
605Che mi narri, o Peuceste!
 PEUCESTE
 Disperata, confusa,
 con piè tremante ella ti cerca e move
 languido il passo. Eccola appunto.
 EUMENE
                                                               O dio!
 Fuggiamo. A’ suoi dolori
610resister non potrai forse, o cor mio.
 PEUCESTE
 Vado l’opra a compir. Giungesti a tempo. (Ad Artemisia)