L’Engelberta (Zeno e Pariati), Venezia, Pasquali, 1744 (Engelberta)

 SCENA XI
 
 METILDE ed ARRIGO
 
 METILDE
 (Onde sì tardo ad acquistarmi?)
 ARRIGO
                                                             Ei parte
 ma tornerà di te, sua cara, in breve
 agli affetti promessi.
 Torni, torni l’audace;
840ma ravveduto e saggio
 di un amor temerario il volo arresti.
 Pensi al suo grado e onori il mio.
 METILDE
                                                              Dicesti?
 
    Lascia i vanti, soffri e taci,
 in amore così va;
845men ottien chi più pretende.
 
    Con gli amanti troppo audaci
 usa questo la beltà;
 non gli ascolta o non gl’intende.