L’Engelberta (Zeno e Pariati), Venezia, Pasquali, 1744 (Engelberta)

 SCENA IX
 
 METILDE e li suddetti
 
 METILDE
 A’ cenni tuoi.
 LODOVICO
                            Metilde, io so qual fiamma
795strugga il tuo cor. Non arrossir. Bonoso
 delle tue brame è nobil meta e degna.
 METILDE
 Applauso tal de’ miei affetti è gloria.
 LODOVICO
 Facile impresa e giusta
 qui gli confido e la tua man li giuro.
800Tu affretta il suo valore. Usa un consiglio
 che può far te felice e lui contento.
 So ch’è facondo amor. Tu qui l’ascolta. (A Metilde)
 Servi al mio cenno e insieme (A Bonoso)
 servi al cor di Metilde e alla tua speme.
 
805   Pronto il core mai non nega
 all’oggetto suo diletto
 chi ben arde e chi ben ama.
 
    La bellezza che si apprezza
 sforza l’alme, allor che prega,
810e comanda, allor che brama.