L’Engelberta (Zeno e Pariati), Venezia, Pasquali, 1744 (Engelberta)

 SCENA IV
 
 ERNESTO
 
 ERNESTO
 Non vi ascolto, o rimorsi;
 augusta è donna; è offesa e il fatal foglio,
 cui gli affetti affidai, di mia ruina
150esser può lo strumento. Eccoti, Ernesto,
 necessario l’error. Più reo ti rendi
 col lasciar d’esser reo. La nova colpa,
 perch’è necessità, l’altre discolpa.
 
    Dell’ingrata empia beltà
155vendicarmi a me s’aspetta.
 
    La sua morte a me sarà,
 nel periglio e nell’offesa,
 di difesa e di vendetta.
 
 Salone imperiale.