L’Engelberta (Zeno e Pariati), Venezia, Rossetti, 1708 (Engelberta)

 SCENA IV
 
 LODOVICO
 
 LODOVICO
 Sì, la vendetta avrai; l’avrai dal ferro
 di un amico pietoso;
 l’avrai dal mio dolor, da la tua fama;
1280ma ch’io viva? Sì, vivi
 e vivi sospirando; ad Engelberta,
 benché tanto tradita,
 piace il tuo pentimento e la tua vita.
 
    Tanto sospirerò,
1285sinché pietoso udrò
 dirmi quel labbro amato:
 «Io ti perdono».
 
    Ma d’empio e di spietato
 alor m’accuserà
1290infino la pietà
 del suo perdono.
 
 Anfiteatro.