L’Engelberta (Zeno e Pariati), Venezia, Rossetti, 1708 (Engelberta)

 SCENA XI
 
 METILDE
 
 METILDE
1175Infelice Metilde, amante e figlia!
 E la madre e lo sposo
 perdo ad un punto. Tutta
 la speme che mi resta è una vendetta
 che mi faccia più misera; il dovere
1180in onta de l’amor me la consiglia.
 Infelice Metilde, amante e figlia!
 
    Un pensiero vendetta mi grida;
 ma l’amore risponde di no.
 
    Or la bramo, or la voglio, or mi pento;
1185e agitata da doppio tormento
 senza pena risolver non so.
 
 Fine dell’atto quarto