L’Engelberta (Zeno e Pariati), Milano, Ghisolfi, 1708

 SCENA ULTIMA
 
 ENGELBERTA nella machina e li sudetti
 
 ENGELBERTA
 
    Più bella e più innocente
1560ritorno, o dolce amore,
 più pura e più fedele
 il ciel mi rende a te.
 
    Nel tuo bel duol crudele,
 nel tuo pentir vezzoso,
1565più caro e più amoroso
 ora tu sembri a me.
 
 LODOVICO
 E fia ver che a me torni
 l’alma che tanto amai? Né questo è inganno
 degli occhi o del desio?
 ENGELBERTA
1570Sposo, abbracciami pur; viva son io.
 LODOVICO
 Ma donde un tal prodigio?
 BONOSO
 Al tuo amor la serbai. Traffitto cadde
 Otton nel bosco, ove l’insidie ordia
 contro Engelberta e nel cader l’arcano
1575svelò de l’impostura e l’empie frodi.
 LODOVICO
 O pietà generosa!
 Eccone la mercé. (Mostrandogli Metilde)
 METILDE e BONOSO
                                   Cor mio, ne godi.
 ARRIGO
 Arrigo se ne offende.
 ENGELBERTA
 Ingrata esser potrei? Dal tuo soccorso
1580ebbi vita? Ebbi gloria?
 Metilde, a lui porgi la destra.
 METILDE
                                                       E ’l core.
 ARRIGO
 Vendicato son io, poiché ti veggo
 sposa ma non regina.
 LODOVICO
                                          Arles sia regno;
 tale augusto il dichiara.
 BONOSO
1585A me sì grande onor?
 LODOVICO
                                          Ben ne sei degno.
 ENGELBERTA
 O calunnie felici!
 LODOVICO
 O soave dolore!
 ENGELBERTA, LODOVICO A DUE
 Con l’innocenza oggi trionfa amore.
 CORO
 Con l’innocenza oggi trionfa amore.
 ENGELBERTA
 
1590   De la frode tra i cimenti
 l’innocenza è sempre bella,
 
    come esposta a’ nembi, ai venti
 verde palma è sempre quella.
 
 CORO
 
    De la frode tra i cimenti
1595l’innocenza è sempre bella.
 
 Fine del drama
 
 
 
 
 
 

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