Gl’inganni felici, Venezia, Nicolini, 1696

 SCENA XIII
 
 ALCESTE
 
 ALCESTE
 E pur ritorni ad agitarmi il seno,
 o mio tradito amore? Ancor sopporti
 l’ingrata compagnia d’un’infelice?
 Se le lacrime mie
810forse care ti son, già piansi tanto
 che sugli occhi or mi manca
 per troppo lacrimar l’uso del pianto.
 
    Crudo amor,
 se al mio duol tu dai fomento,
815men godrai del mio cordoglio.
 
    Ma se lasci di piagarmi,
 tosto il cuor del suo tormento
 sentirà tutto l’orgoglio.