L’Engelberta (Zeno e Pariati), Milano, Ghisolfi, 1708

 SCENA X
 
 ENGELBERTA
 
 ENGELBERTA
 Amor, se questa è colpa,
 tu, che la inspiri a me, tu la difendi.
 È pena troppo ria
680ad un’alma fedel la gelosia.
 
    Alor che geme e piange
 la bella tortorella,
 nel suo dolor si vede
 il suo tradito amor.
 
685   E quando cerca e chiama
 chi fugge e più non l’ama,
 insegna la sua fede
 al caro traditor.
 
 Fine dell’atto secondo
 
 
 
 

Notice: Undefined index: abbreviazione in /home/apostolo/domains/apostolozeno.it/public_html/library/opera/models/Locus.php on line 75