L’Engelberta (Zeno e Pariati), Milano, Ghisolfi, 1708

 SCENE
 
    Campagna ingombrata da folti alberi, i quali, abbattuti da una truppa di guastatori, dano luogo alla vista di una città da una parte e di un palazzo delicioso in campagna dall’altra; salone imperiale, in cui sono dipinte le vittorie di cesare.
    Cortile interno di palazzo suburbano.
    Giardino contiguo agli appartamenti imperiali.
    Principio di foltissimo bosco; gabinetto imperiale.
    Luogo di sepolcri imperiali che tramutandosi figureranno un’imagine de’ Campi Elisi con la loro lucida trasparenza; luogo magnifico a foggia di vasto amfiteatro, nell’alto una continua nuvolosa sempre in giro con dentro diversi orridi mostri che poscia si tramuta nella reggia dell’Innocenza.
    Le scene sono del signor Ferdinando Galli Bibiena, ingegnere ed architetto di sua altezza serenissima di Parma.
 
 
 
 

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