Flavio Anicio Olibrio (Zeno e Pariati), Venezia, Pasquali, 1744

 SCENA III
 
 MASSIMO e i suddetti
 
 MASSIMO
 Chiede il campo i tuoi cenni.
 OLIBRIO
 Bella, all’uopo dell’armi
 deggio me stesso. A te confido, o duce,
985del suo grado il decoro. Il campo mio
 fia tuo ricovro e sicurezza. Addio.
 
    Ho dolor d’esser crudele
 al tuo amore, alla tua spene;
 ma la fé non so tradir.
 
990   Per serbarmi a te fedele
 tornerò fra le catene
 e al tuo piè saprò morir.