Flavio Anicio Olibrio (Zeno e Pariati), Venezia, Pasquali, 1744
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Copia
SCENA XVII
TEODELINDA
TEODELINDA
Forza è seguir le tue vestigie, amore.
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Cor mio, non arrossirti;
solo a farti penar serve il rossore.
Core amante, assai penasti;
è già tempo di goder.
Ma ti voglio omai più ardito
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all’invito del piacer.
Il fine dell’atto secondo