Flavio Anicio Olibrio (Zeno e Pariati), Venezia, Rossetti, 1707

 SCENA X
 
 OLIBRIO con guerrieri, FEDELE, poi MASSIMO
 
 OLIBRIO
1180Intesi. Ricimero
 suo nemico mi vuol. Tal qui si attenda.
 MASSIMO
 Ver noi si avanza e chiede
 la tua presenza il principe Olderico.
 OLIBRIO
 Venga. Tu vanne intanto,
1185Massimo, al campo e ’l muovi.
 Prenda ognun l’armi. Ognuno si raccolga
 sotto il suo duce. Le divelte insegne
 si producano tosto.
 S’occupi il monte. A fianco
1190si lasci il fiume e ’l paludoso stagno.
 La fossa e ’l vallo empian le querce e gli orni,
 sotto il men nobil ferro al suol recisi.
 
    Dieno i timpani invito al cimento.
 Sieno sfida le trombe a la gloria.
 
1195   E i vessilli, che spargonsi al vento,
 gonfi un’aura di lieta vittoria.
 
 MASSIMO
 Roma esulti, te duce.
 A TRE
                                         A l’armi, a l’armi.