Flavio Anicio Olibrio (Zeno e Pariati), Venezia, Rossetti, 1707
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Copia
SCENA XVII
TEODELINDA
TEODELINDA
Forza è seguir le tue vestigie, amore.
Cor mio, non arrossirti;
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solo a farti penar serve il rossore.
Core amante, assai penasti.
È già tempo di goder.
Ma ti voglio omai più ardito
a l’invito del piacer.
Fine dell’atto secondo