Flavio Anicio Olibrio (Zeno e Pariati), Venezia, Rossetti, 1707

 SCENA VI
 
 RICIMERO con guardie e le suddette
 
 RICIMERO
560Soldati, ad ogni passo
 l’uscir si vieti.
 PLACIDIA
                             (A che tal cenno?) Amica,
 deh! non partir.
 TEODELINDA
                                Son teco.
 RICIMERO
 Placidia, impaziente
 a te vien l’amor mio. L’ami? O ’l rifiuti?
 PLACIDIA
565È questo, o Ricimero,
 il promesso rispetto? Armato vieni
 ne le mie stanze?
 RICIMERO
                                   Ove a’ miei danni ha tese
 insidie il tradimento,
 ho meco le vendette e le difese.
 PLACIDIA
570Qui tradimenti? Eh! Che a Placidia basta
 punir gli affetti tuoi col disprezzarli.
 TEODELINDA
 Deh! Tempra l’ire. Al vincitor tu parli. (Piano a Placidia)
 RICIMERO
 Nel tuo Olibrio vicin temer dovresti.
 PLACIDIA
 Non convien minacciarlo
575fra queste mura. Incontro
 vagli nel campo; ivi il combatti, il vinci.
 RICIMERO
 Assai più che nel campo, io qui lo temo.
 TEODELINDA
 E ’l teme nel tuo cor. (A Placidia)
 PLACIDIA
                                         S’ei del mio core
 gli contende i trofei, (A Teodelinda)
580disperata è l’impresa; e vinto sei. (A Ricimero)
 RICIMERO
 Vinto? Dirai così, quando tu stessa
 lo vedrai ne’ miei ceppi?
 PLACIDIA
 Ten vanti in Roma; ed egli
 ti attende al campo. Eh! Vanne.
 TEODELINDA
585Vanne. La tua possanza Olibrio senta.
 RICIMERO
 E d’essermi rival tema o si penta.
 PLACIDIA
 L’inutile dimora
 tradisce i fasti tuoi.
 TEODELINDA
                                      Né parti ancora?
 RICIMERO
 Addio.
 PLACIDIA
                (Respira, o cor).
 RICIMERO
                                                Ma pria la vita
590mi si assicuri in Roma.
 TEODELINDA
 Fia giusto.
 RICIMERO
                       In questa reggia
 mi si tendono insidie.
 PLACIDIA
 Insidie?
 RICIMERO
                   E in questi alberghi
 l’odio le occulta ed il furor le regge.
 PLACIDIA
595Mi fa torto l’accusa.
 RICIMERO
                                      E pur non mento.
 PLACIDIA
 E capace son io di tradimento?
 RICIMERO
 La tua fama ne assolvo.
 Ma permetti ch’io possa...
 PLACIDIA
                                                  Io te ne priego.
 V’entrino i tuoi. Le più riposte parti
600s’aprano al loro sguardo.
 RICIMERO
                                               E s’ivi l’empio
 si occulta...
 PLACIDIA
                       Ivi si sveni.
 TEODELINDA
 (Misera!)
 PLACIDIA
                     E col suo sangue
 purghi la gloria mia. Per abborrirti
 aver core poss’io, non per tradirti.
 RICIMERO
605Guerrieri, ite e feroci
 colà vi aprite il passo.
 PLACIDIA
                                          Il vostro acciaro
 punisca i tradimenti.
 RICIMERO
 Arrestate il fellone...
 PLACIDIA
                                        E l’uccidete.