La Svanvita (Pariati), Venezia, Pasquali, 1744

 SCENA XIX
 
 OLAO, con norvegi e spada in mano, e i suddetti
 
 OLAO
                                                 Arresta,
 nipote, il passo.
 RODERICO
                                A Sigiberto...
 OLAO
                                                          Invano
 ti opponi al suo valore. Egli con l’armi
1625della città le strade inonda e ad esso
 ultimo de’ trofei resta la reggia.
 SVANVITA
 (Gran duce).
 REGNERO
                           (Amico eroe).
 ASMONDO
                                                       (Spada felice).
 OLAO
 Resta la reggia e quivi
 e dal guerriero e dal civil tumulto
1630si cerca il trono e vi si vuol Regnero.
 Al duce tuo, che tal vantossi, imponi
 la sua pena, o regina.
 SVANVITA
 Venga Regnero e il mentitor punisca.
 OLAO
 E tu cedi, s’ei vive,
1635nipote, il suo diadema.
 REGNERO
                                             E vivo e regno.
 OLAO
 Come! Seco l’ha il campo. Asmondo istesso
 già ti smentì. Svanvita
 soffre ma non applaude al tuo ardimento.
 RODERICO
 Signor, s’inoltran l’armi.
 REGNERO
1640E Sigiberto. Egli dirà s’io mento.