La Svanvita (Pariati), Venezia, Pasquali, 1744

 SCENA XIII
 
 SIGIBERTO con seguito di goti, dani e frisoni, ed OLAO
 
 SIGIBERTO
 Che mi propone Olao?
 OLAO
 Amico duce, in questo sen... (In atto di abbracciarlo)
 SIGIBERTO
                                                      Perdona; (Si ritira con rispetto)
 se la neghi a Regnero,
1490mi offende l’amistà de’ regi amplessi.
 OLAO
 Sigiberto col volgo anch’ei vaneggia?
 SIGIBERTO
 Può vaneggiar chi un giusto re sostiene?
 OLAO
 In Roderico il veggio.
 SIGIBERTO
                                          A lui lo scettro
 chiede Regnero e con quest’armi ’l chiede.
 OLAO
1495Tu pur nostro nimico?
 SIGIBERTO
 Son l’onte esca dell’ire in alma grande.
 OLAO
 Brami Ildegonda? Hai su quel cor l’impero.
 SIGIBERTO
 Dal mio braccio l’attendo o da Regnero.
 OLAO
 L’asconde un’urna.
 SIGIBERTO
                                      E mostrerallo un soglio.
 OLAO
1500Roderico vi siede.
 SIGIBERTO
                                    Egli ne scenda.
 OLAO
 E lasci ’l regno?
 SIGIBERTO
                                Al vero erede il renda.
 OLAO
 Duce, il folle tumulto
 è tua vendetta, il so; tu di un fellone
 sei ministro all’ardir. Tu di Svanvita
1505l’ire fomenti e forse
 fomenti l’ire sue men ch’il suo amore.
 In essa, in te, nell’empio, io ben ravviso
 e l’ingrata e il nimico e l’impostore.
 SIGIBERTO
 Impostor chi desia degli avi ’l soglio?
 OLAO
1510Sì, se germe degli avi Asmondo il nega.
 SIGIBERTO
 (Cauto è Asmondo).
 OLAO
                                        Impostor, s’anche Svanvita
 solo il duce de’ Dani in lui m’addita.
 SIGIBERTO
 (Saggia è l’eccelsa donna). Olao, qui cedi
 a Regnero il comando o riedo al campo.
 OLAO
1515Al campo riedi e inspira
 miglior fé, più bel zelo a’ Goti, a’ Dani.
 Degno oggetto di entrambi è Roderico.
 SIGIBERTO
 La fede, il zelo è per Regnero. Addio.
 Gli amici ed i vassalli, il giusto e l’armi
1520il voglion coronato. A te, che neghi
 il viver suo, vivo lo mostro.
 OLAO
                                                   E dove?
 SIGIBERTO
 Nella battaglia. Olao, colà ti aspetto.
 OLAO
 E la battaglia in pro del vero accetto.
 
    Non si tema.
1525Per difendere un diadema,
 avrò meco il mio valore,
 la giustizia avrò con me.
 
    Punirò l’ardir, l’orgoglio
 pria nel campo, vincitore,
1530poi nel soglio
 col rigor di offeso re.