La Svanvita (Pariati), Venezia, Pasquali, 1744

 SCENA VIII
 
 ILDEGONDA e i suddetti
 
 ILDEGONDA
 Roderico.
 RODERICO
                     Ildegonda
 non è con Sigiberto?
 ILDEGONDA
                                        Ei per Regnero
 l’armi ha già prese. In breve
 ne scoprirai da queste mura il lampo.
1400Olao con suoi norvegi
 si appresta alla difesa e n’esce in campo.
 Entro Scar più non resta
 che spavento e tumulto. Io te ne reco
 lieta l’infausto avviso;
1405e col primo terror di tua possanza
 incomincio a punir la tua incostanza.
 RODERICO
 Alla comun difesa
 e la corona e la vita mi chiama.
 Seguami Asmondo. In libertà ti lascio,
1410Svanvita, il reo. Questo gradir ti piaccia
 non vile testimon del mio rispetto.
 Ma quando io torno, in lui
 fa’ ch’io ritrovi o l’amator pentito
 o l’impostor punito.