La Svanvita (Pariati), Venezia, Pasquali, 1744

 SCENA II
 
 ASMONDO ed OLAO
 
 ASMONDO
1125Eccomi a te.
 OLAO
                          (Costui
 o me ha deluso o altrui sedotto. Il vero
 ne vo’ scoprir. (Va a sedere)
 ASMONDO
                              (Siede turbato e tace).
 OLAO
 (E il vo’ per mia vendetta o per mia pace).
 Asmondo, allor che al fato
1130cedé Torilda, amai che in Roderico
 ne cadesse il retaggio.
 ASMONDO
                                           Or pago è il voto.
 OLAO
 Attendi. Io lo bramai; ma non volea
 all’amor del nipote
 sacrificar la mia virtù, il mio nome.
1135M’era noto in Regnero il regio erede.
 Tu lo giurasti estinto e la sua morte
 coronò Roderico.
 ASMONDO
                                  E lieto ei regna.
 OLAO
 Attendi ancor. Vola or d’intorno il grido
 che sia vivo Regnero e questa voce
1140tien gli animi sospesi.
 Non più riguardi, Asmondo. Eccomi pronto.
 Rendo alla Gozia il successor, s’ei vive.
 L’inganno tuo più non mi lasci ingiusto;
 e con liberi detti
1145assolvi la mia fama e i miei sospetti.
 ASMONDO
 (Non si creda a lusinghe).
 OLAO
 Il destino del prence a me confida.
 Parla.
 ASMONDO
              D’allor parlai che il dissi estinto.
 OLAO
 Fu sincero l’avviso o fu bugiardo?
 ASMONDO
1150Giovò, qualunque fosse, a Roderico.
 OLAO
 Anima generosa
 l’utile non desia, desia l’onesto.
 ASMONDO
 Onesto è sempre ciò che porta al trono.
 OLAO
 (Sfugge ad arte il cimento). Eh, più sicuro
1155parla ad Olao. Morto è Regnero o vive?
 ASMONDO
 Vive nel cor de’ suoi ma non nel soglio.
 OLAO
 Dove soggiorna?
 ASMONDO
                                 In questa reggia istessa
 esser può che s’aggiri, ombra amorosa.
 OLAO
 Ma con l’ossa onorate ove riposa?
 ASMONDO
1160Oscuro ei visse e sconosciuto ei giaccia.
 OLAO
 A chi ’l regno doveasi, almen di un’urna
 diasi l’ultimo onor.
 ASMONDO
                                      Morto ricusa
 chi vivo non gli ottenne, i tardi onori.
 (Costanza, o miei timori).
 OLAO
1165Custodi, in chiusa stanza (Vengono le guardie e circondano Asmondo)
 costui si guardi. Un parlar dubbio e lento
 te fa più reo, me più dubbioso. Io voglio
 opporre al comun grido il solo Asmondo.
 Oggi i Goti vedranno
1170se Olao sa vendicarsi
 della loro perfidia o del tuo inganno.
 ASMONDO
 
    Punisci, ferisci,
 sii tutto rigore;
 ma inganno non è
1175la pura mia fé.
 
    Se parlo, se taccio,
 son giusto al mio core,
 son fido al mio re.